Incontro con Chandra Livia Candiani

La poesia di Chandra Livia Candiani mi ha trovata mentre leggevo Bevendo il te con i morti (Interlinea, 2015) e da allora ho seguito e letto ogni preziosa parola.

Avevo il sogno di incontrare lei e la sua poesia e un’amica che ringrazio ha permesso che si avverasse

Così è nato l’evento che mi emoziona tanto e che posso condividere con voi: impossibile tenere per me questo privilegio

Chandra Livia Candiani
in dialogo
con Cecilia Macagno
19 gennaio 2018 ore 18.00
toscanalab, Via San zanobi 194 rosso, Firenze

Vi aspetto ma attenzione! Chandra Livia Candiani fa palpitare il cuore, lo collega all’anima e alla mente in modo sconsiderato: è pericolosa!

La bambina pugile è tornata. La riconosciamo, la ritroviamo con la sua insonnia, la sua febbrile sensibilità, le sue debolezze e la sua incredibile forza. La seguiamo in un percorso poetico che evoca una sorta di narrazione emblematica. Si parte dalla casa.
La vita di una persona emana dagli spazi dove è cresciuta. Portone, finestre, pavimenti, scrivania, letto, frigo e così via: la bambina è come diffusa nelle cose negli oggetti che l’hanno accolta. Poi esce nel mondo e deve inventarsi gli strumenti per percepirlo. Il libro diventa un viatico per «saper leggere le stelle
ma non la grammatica».

Chandra Livia Candiani è nata a Milano nel 1952. È traduttrice di testi buddisti e tiene corsi di meditazione. Ha pubblicato le raccolte di poesia: Io con vestito leggero (Camparotto2005), La nave di nebbia (Vivarium 2006), La porta (Vivarium 2006), Bevendo il te con i morti (Viennepierre 2007, Interlinea 2015), e La bambina pugile ovvero La precisione dell’amore (Einaudi 2014.) Da anni tiene corsi di poesia presso alcune scuole elementari di Milano; da questa esperienza è nata l’antologia curata da lei e Andrea Cirolla, Ma dove sono le parole? (Effigie 2015) che raccoglie poesie scritte dai bambini.

poesia, incontri con l'autore, poetica, estetica

Allacciami. Sono il tuo bottone.
“Io ti sbircio
come una scacchiera
di battaglia navale
non so ancora dove
mi affonderai
segnerai una fenditura
con la biro nera
degli occhi
e mi porterai in salvo
su una terra consegnata
un tema della luce
senza crepe: tu m’insegni
il filo la tela
la presa l’abbandono
tenere restare stringere
essere vecchi, piccoli piccoli
tacere buttarsi
contatto immaginazione. Io
imparo, io
mi allaccio.”
Allacciami. Sono il tuo bottone.

Chandra Livia Candiani

da LA BAMBINA PUGILE ovvero LA PRECISIONE DELL’AMORE (Einaudi, 2014)

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