SVANITE La Mostra
SVANITE è diventato un contenitore di storie e di piccoli dettagli che ogni partecipante ha voluto condividere con noi, sono nati collegamenti e trame ed ogni pezzettino ha preso il proprio posto, il proprio spazio.
Qui di seguito potete trovare tante informazioni sui partecipanti: i loro nomi, le opere, alcuni cenni biografici o parole che accompagnano le opere artistiche.
La mostra inaugura il 10 Novembre 2018 alle 16.00
La mostra rimarrà aperta fino a Domenica 18 Novembre compreso.
Come sapete però il nostro non è uno spazio espositivo canonico quindi prima di venire
vi chiediamo di telefonare a questo numero 347.7947098 per concordare un appuntamento.
SVANITE Le Opere
Caterina Ansuini
So, who should I be?
è un’opera che vuole provocare, a partire dal suo titolo, una riflessione sul tema delle etichette addossate alle donne appartenenti
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Quindi, chi dovrei essere? Perché sì, io sono irrequieta, maliziosa, erotica, insolente, bugiarda, minacciosa, irriverente, allucinata… ma soprattutto sono una persona e sono la meraviglia dell’essere unica.
BIO Intraprendo la strada nel campo artistico con gli studi a Bologna presso l’Università DAMS, e in questi anni inizio ad esplorare in maniera autodidatta il mondo del disegno, lasciandomi affascinare dall’acquerello e dalle chine, cercando di ridurre all’essenziale ogni tratto.
Capendo fin da subito la potenza espressiva dei materiali, decido di continuare gli studi specializzandomi in arte terapia presso la scuola Art Therapy Italiana di Milano. Attualmente abito a Padova dove lavoro come arte terapeuta e dove continuo a fare incontrare persone sulla carta, lasciandomi guidare da chi incrocia le mie giornate e dai loro racconti.
Beatrice Bartolozzi
Autoritratto
L’”opera tessile” è realizzata con interventi a ricamo e cucito su chiffon e cotone, con immagini trasferite a solvente.
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Si presenta come una camicia, usata dall’artista, volta al contario su cui è ricamato l’autoritratto insieme ad un testo, (donne libere, streghe, folli, diverse, esiliate, torturate, bruciate, dimenticate), il tutto sostenuto da una gruccia dell’armadio di famiglia.
L’artista ritraendosi, si immedesima in tutte le donne “libere”, “diverse”, additate e perseguitate come streghe, come pazze, donne bruciate, rinchiuse, maltrattate e dimenticate. Chiuse in una camicia di forza, atta a contenere un essenza che la società aveva, e ha, paura di guardare, con cui non ha saputo relazionarsi. Una camicia di forza utile non alle donne, ma alla coscienza di chi le ha rinchiuse.
Lidia Calafiore
Svanita al mondo e a se stessa
Svanite al mondo perché rinchiuse in un manicomio, svanite a loro stesse perché impossibilitate ad esprimere la propria
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natura e quindi ad esistere.
BIO Nata nel 1973 a Siena dove si è diplomata presso l’istituto d’arte e dove vive e lavora tutt’ora come gestrice di un agriturismo.
Fabiana Canale
Madre, ti prego, fammi uscire.
BIO è diplomata in fumetto alla Scuola Internazionale di Comics, ha illustrato libri di narrativa e antologie per la scuola,
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ha lavorato nell’ambito della grafica e della comunicazione e, proseguendo nel suo percorso di ricerca sulle immagini, ha conseguito un diploma quadriennale in Arte terapia.
Collabora con l’associazione Toscanalab Arte e Arteterapia proponendo percorsi espressivi per bambini e atelier creativi per adulti. Tiene laboratori creativi presso alcune scuole di Firenze e lavora in sessioni individuali con bambini e adulti.
Camilla Cazzaniga
Il velo
BIO è arte terapeuta e illustratrice. Si è diplomata all’Accademia di Belle Arti di Milano di Brera nel 2003, e
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successivamente ad Art Therapy Italiana nel 2012.
Lavora a Milano come arte terapeuta in ambito privato, in comunità
psichiatriche, cdd e in differenti contesti scolastici.
Tiene corsi creativi e porta avanti la sua ricerca artistica nell’ambito
dell’illustrazione.
Mariella Castellani
La sconosciuta della linea uno
BIO Cresciuta a Udine, vivo a Firenze dal 1974. Ho insegnato lingua tedesca nelle scuole superiori fino al 2001. Autodidatta e
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disegnatrice per diletto. Partecipo alla collettiva “Svanite”, perché condivido il senso della
“malacarnità ” dell’ essere donna.
Luisa Covelli
Senza titolo
BIO Artista e artigiana della stoffa, le sue immagini e il suo stile nascono dal disegno a matita, delicato, fine, a volte
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sensibilmente colorato a pastelli, in un secondo momento, crea un passaggio tra le linee esili e l’incisione su adigraf , il segno cambia, prende forza pur mantenendo la sua inconfondibile delicatezza. Da qui la stampa a mano su stoffa e la creazione dei modelli, a volte classici altre no; shopper e grandi borse “metti tutto e scappa” ma anche ironiche e necessarie mascherine che parano e riparano dal mondo ma che ad esso inviino un messaggio inequivocabile: “sto sognando lasciatemi stare”.
Elena Del Bel Belluz
Negata
Eppure era nata ed un volto lo aveva
Aveva da dire
Un Ardire che scotta
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Abbi cura di lei
Ingessala in fasce
Il sentire svanisce
Ma ancora si coglie
BIO Arte Terapeuta ATI – A.P.I.Ar.T e Insegnante specializzata per l’insegnamento di Sostegno nella Scuola Primaria, Responsabile del Progetto di Arte Terapia presso l’I.C.S. Giorgio La Pira – San Donnino, collabora con Toscanalab e con la Misericordia di San Mauro a Signa. È stata membro del Gruppo di Coordinamento Clinico Adozione e Affido Art Therapy Italiana e coordina il Gruppo per l’Accreditamento Miur di Art Therapy Italiana per la regione Toscana.
Martina Engaz
Lettera
Colpita dalle lettere scritte delle donne ricoverate in manicomio, che imploravano dimissione senza ricevere risposta
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abbandonate nel silenzio del mondo, Martina, sente un forte urlo soffocato dal passato e prova ad esprimerlo.
BIO Martina Engaz è arte terapeuta ed erborista. Da quando è nata osserva la natura e da anni, ovunque lei sia, coltiva il suo orto nel quale cerca un equilibrio tra crescita spontanea e intervento umano. Ama molto la neve e quella coperta bianca che crea sul mondo, e il buio degli abissi nei quali è stata esploratrice prima di diventare mamma. Dicono sia anche artista anche se a lei non le piace raccontarsi così, forse perché crede che in fondo lo siamo un po’ tutti se ce ne viene data la possibilità.
Federica Felici
Elle est tellement superbe!
BIO é diplomata in violoncello e in Tecnica Alexander, disciplina che ha insegnato in vari Conservatori di Musica.
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Si è formata in Didattica strumentale a Londra e presso il Centro di Ricerca e Sperimentazione per la Didattica Musicale di Fiesole (CRSDM), del quale è stata membro incaricato della progettazione delle attività. Insegnante di Educazione Musicale nella sc. sec. di 1º grado, è Tutor dell’Apprendimento e specializzata nella classe di concorso AD00 (sostegno); attualmente é in servizio presso l’I. C. “Le Cure” di Firenze. Ha concluso il 3º livello della formazione del Metodo Dalcroze e del corso di Educazione ritmico-musicale e psicomotoria. É docente nell’ambito del Piano Nazionale Formazione Docenti (Pon) e membro attivo della Rete Insegnareducando.
Barbara Fiore
Profuga
BIO arte terapeuta con esperienze in diversi settori, didatta e supervisore del programma di formazione di Art Therapy Italiana, ha
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esposto per la prima volta i suoi mostriciattoli a Torino, presso lo spazio ABC Atelier, nel novembre 2016
A Toscanalab è stata a trovarci nel Marzo del 2018 con una bellissima mostra e un workshop davvero mostruoso
Mostriciattoli un workshop e una mostra
Silvia Forzoni
roSÈtto Rosso
BIO Nasce a Siena nel 1972, dove inizia i suoi studi artistici all’Istituto d’Arte Duccio Di Buoninsegna, che sono poi proseguiti
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presso la Scuola Internazionale di IncisioneIl Bisonte. Successivamente consegue il Diploma di Laurea all’ Accademia di Belle Artidi Firenze.
Nel 2001, al rientro dagli U.S.A., dove ha avuto la possibilità di avvicinarsi all’aspetto curativo dell’ arte, si è iscritta al programma di arte terapia presso l’ Art Therapy Italiana di Milano. Dopo il primo anno di formazione, conclusasi nel 2007, ha modo di dedicarsi attivamente alla terapia nei laboratori di sostegno psico-emotivo per giovani a rischio, per adulti che vivono l’esperienza della malattia o di un trauma, di realizzare, per giovani e adulti, percorsi introspettivi tesi al superamento di conflitti interiori e come rafforzamento della propria identità.
Interessata dall’aspetto liberatorio e curativo dell’arte, Silvia si muove spaziando fra la sua ricerca artistica personale, realizzando mostre individuali e collettive, e il desiderio di condividere e stimolare, a livello sociale, l’importanza dell’ arte come risorsa per il benessere, realizzando laboratori artistici, creativi e di arte terapia.
Dal 2010 al 2014 ha vissuto a Porto Rico, dove l’esigenza di integrarsi con una cultura diversa ha arricchito la sua vita personale e professionale. Qui ha conseguito il Certificato in Programmazione Neuro-Linguistica con INLPTA, facilitato per PÓDIUM, ed ha avuto la possibilità di collaborare con il MAPR ( Museo Arte Porto Rico) e con ICP ( Istituto di Cultura Portoricana) realizzando laboratori artistici, corsi per lo sviluppo della creatività ed esposizioni dei laboratori effettuati. Ha inoltre realizzato due esposizioni personali presso la Galleria La Respuesta e la Galleria Del Parque, nella città capitale San Juan, e collaborato alla realizzazione di eventi artistici con noti artisti locali quali Carmelo Sobrino, Melquiades Rosario Sastre e Norah Hernandez.
Dal suo rientro in Italia Silvia ha realizzato esposizioni personali e collettive fra le quali “La bellezza nel colore” presso Inquadro Bootleg a Siena, “InCanti della Conchiglia” presso la Fortezza Medicea di Siena e “Terra di Mezzo” presso la Galleria Hotel Minerva di Siena. Ha partecipato alla mostra collettiva d’arte contemporanea “Art Walk 2017” presso Palazzo Zenobio, Venezia, ed alla collettiva “Dentro di me”, Palazzo dei Rolli Saluzzo, Genova.
Attualmente residente a Siena svolge la libera professione.
Sara Freschi
Appesa dal chiodo
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Gamliel Vered
Ivika, 2007
BIO Nata in Israele nel 1970 vive e lavora in provincia di Firenze. Ha frequentato la Ritveled Accademia di Amsterdam e ha
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seguito l’accademia per la formazione di artisti insegnanti nella Scuola superiore di “Beit Berl” in Israele. Nel 2000 ha vinto una borsa di studio del Ministero per Studi Artistici in Italia e ha frequento il corso di Scenografia presso l’Accademia di Belle Arti di Firenze. Dal 2016 insegna Arte nelle Scuole in Italia. Ha esposto le sue opere in varie mostre e ha partecipato a mostre collettive in Italia, Israele e Olanda.
Donatella Giglitto
c’era, una volta c’era
Ogni donna sa quanto il proprio mondo sia grande, complesso, colorato, variegato, non catalogabile e non addomesticabile.
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Ogni donna sa quanto può fare paura… Anche in una donna privata di tutto, l’anima selvaggia continua ad esistere e a nutrire.
BIO Sono nata a Firenze ma la mia carne e la mia storia sono impastate di Sud, quel Sud anarchico e luminoso a cui non posso fare a meno di tornare.
Ho occhi scuri e grandi orecchie. Amo correre, cercare il silenzio e il mare.
Nonostante sia arrivata da tanto tempo, faccio ancora un po’ fatica a muovermi in questa dimensione; allora disegno, dipingo, incollo, strappo e cucio. Creo mappe per mettere in relazione, spiegarmi cosa accade, cercare di non perdermi, o farlo, però in mezzo ai colori.
Monica Grelli
Essere
BIO ceramista e arte terapeuta, nasce a Perugia nel 1966. Fin da piccola la sua passione è il disegno e la pittura.
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Frequenta l’Istituto D’Arte di Perugia “Bernardino di Betto” e continua la formazione alla sezione di Scenografia presso l’Accademia “Pietro Vannucci” del capoluogo Umbro. Dopo due anni si congeda per maternità e da quel momento inizia, da autodidatta, a lavorare la ceramica.
Successivamente riprende a frequentare l’Accademia di Perugia partecipando alla sessione di Disegno libero del nudo.
Nel 1992 fonda l’Atelier di ricerca e di produzione ceramica: “Mogrè fabbrica di idee”.
Il marchio Mogrè ceramiche, tutt’ora attivo, partecipa a mostre nazionali ed internazionali e inizia ad esportare prodotti in Europa e negli Stati Uniti.
Nel 2009 si iscrive alla scuola di formazione “ Art Therapy Italiana”per iniziare il percorso quadriennale di Arteterapia presso la sede di Bologna.
Dal 2016, dopo il terremoto che ha colpito la sua regione, ha costituito l’associazione Onlus “TRA arteterapia” con cui porta avanti il progetto: “Art Therapy tour”, un intervento itinerante di arteterapia che lavora a sostegno della salute di bambini e adulti che vivono nei luoghi colpiti dal sisma. Al progetto partecipano numerosi professionisti e colleghi di Arte e Danza Movimento Terapia.
Cecilia Macagno
clamorosa isterica insolente
Ho lavorato pensando a me e a tante donne della mia generazione. Come me figlie di donne cresciute nell’Italia fascista,
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o negli anni successivi alla seconda guerra; donne che erano ritenute e si ritenevano degne solo se madri, solo se remissive e oblative.
La vitalità diventava così eccesso, l’affermazione del desiderio insolenza e avidità di cui vergognarsi. La ribellione, Isteria.
c’è altro? sì, tanto altro.
Gabriella Manno
Il Forziere
Il mio è un lavoro simbolico, ha un significato ambivalente: scatola che contiene qualcosa di prezioso, di valore, in
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questo caso la donna; allo stesso tempo rimanda all’idea di “forza”, di “contenimento”, che si lega all’esperienza del manicomio.
L’immagine richiama quella di un carillon, ma la ballerina è impedita nel movimento dalla camicia di forza. Gli occhi rappresentano il potere, il controllo, scrutano, osservano, “studiano” la donna, colpita nella sua sfera emotivo-affettiva e razionale, cuore e cervello messi a nudo.
Claudia Masolini
La mia danza mutila
“ Nella mia danza mutila io vivo
a volte persa nel mio tormento
ma ora son qui
e mi sento.”
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BIO Claudia Masolini – Arte Terapeuta – si diploma all’Accademia di belle Arti di Firenze dove incontra quello che diventerà poi il filo conduttore della sua ricerca e del suo ambito lavorativo. I primi interessi ed esperienze si muovono verso un’Arte che non sia per pochi ma che torni ad essere rappresentazione di una o più voci, in particolare quelle voci poco ascoltate, fragili e alle volte incomprese.
Il motore che spinge e direziona i primi studi è dato dal sentire che un mezzo, come quello artistico ed espressivo, contenga in sé la possibilità di “ricucire gli strappi dell’ Anima”. Gli studi e le esperienze successive di Claudia sono poi volte ad approfondire ed integrare il tema dell’attività espressiva e quello della sofferenza mentale.
L’intervento “Ridisegnare un reparto: l’estetica delle relazioni” è il racconto di un progetto di Arte terapia in un Servizio Psichiatrico di Diagnosi e Cura, che si inserisce in questo percorso di ricerca e lavoro, il cui intento è restituire alla persona e al suo contesto una voce e una forma possibile.
Lisa Massei
Nascosta scomposta
BIO sono una libera professionista mi occupo di autopromozione, immagine di sé e artiterapie e counseling espressivo,
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lo faccio perché mi piace aiutare le persone a TROVARE UN EQUILIBRIO seguendo il CUORE.
Quando ho incontrato l’arteterapia mi è cambiata la vita. Mi sono riconnessa con la parte più intuitiva e autentica di me stessa.
Adoro la CREATIVITÀ IN TUTTE LE SUE MANIFESTAZIONI e sono una grande
sostenitrice della diffusione delle forme artistiche come ESPRESSIVITÀ
e CRESCITA INTERIORE.
Questo è il mio sito: www.lisamassei.it
Elisa Muliere
Rossa in viso
BIO artista classe 1981 di Tortona, vive e lavora a Bologna. Laureata in Pittura presso l’Accademia di Belle Arti di di Bologna
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nel 2008, è stata allieva di Concetto Pozzati. Pittrice durante gli anni di studio, la sua produzione spazia oggi dal lavoro su tela e carta alla sperimentazione di altre forme di ricerca come installazioni, sculture in ceramica, video e interventi di street art.
Ha esposto in diverse mostre personali e collettive, in Italia e all’estero. Tra le principali, sono da segnalare: RAMRAM (2018, doppia personale con Stefano Ronci, Casa della Cultura Italo Calvino, Calderara di Reno), TWINS (2016, Musei Civici, Tortona), POLAR PRIVACY (2015, Werkstattgalerie, Berlino) e ROOTS (2011, Adiacenze, Bologna).
Nel 2015 le è stato assegnato il Premio della Critica al Festival Internazionale ArtOn mentre nel 2011 ha vinto il primo premio nella categoria Over 25.
“Il mio regno” (Edizioni Sido, 2018) è il suo secondo libro d’artista; nel 2014 ha pubblicato “Icaro deve cadere” (GRRRz Comic Art Books) presentato in diversi spazi tra cui la VII Biennale dell’Illustrazione di Lisbona “ILUSTRARTE”.
La sua indagine intende esplorare l’umano e i suoi sentimenti, indagare l’Identità e il Doppio, raccontare il Tempo traducendo sensazioni e visioni attraverso un segno ruvido e graffiante, consapevole, mai accomodante.
Elvira Muntoni
The size you want me
Sarda di origine, vive a Firenze dove si è laureata in Architettura. Ha lavorato in vari studi di architettura tra Barcellona e
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Bruxelles e, a New York, dall’artista Tom Sachs. Oltre all’attività di progettista, ama spaziare tra diverse discipline come la grafica,
l’illustrazione, il design e il bricolage artistico.
Cristina Petitti
Sul fondo la luna
Instabilmente perdersi
negli abissi del mare
e scomparire a voi
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che viaggiate in modo lineare
Giù nel profondo
dove tutto di blu si oscura
risplende lucente
la mia grande paura
E’ una luce serena
che piano vacilla,
non è la paura
ma la mia meraviglia
di incontrare sul fondo
ciò che di solito nel cielo vedo
la luna piena! è lei!
anche se non ci credo
e piano piano riemergo
avvolta d’acqua e di stupore
da questo viaggio segreto
senza parole
a portare su
alla luce del rosso tramonto
il tepore di un sogno
trovato sul fondo
BIO Nata in casa, cresciuta tra le note di un pianoforte,
ama danzare, soprattutto nell’acqua.
Per Svanite ha ricamato l’ instabilità
con l’aiuto della sua nonna elvetica Frida.
Giovan Battista Quadrio
Civettuola
BIO Giovanni Quadrio detto Vanni. Nato a Palermo nel 1970 vive e opera nella stessa città. Nel 1997 espone “Galleria di ritratti
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– Personale”, inaugurando la sua ricerca, sul corpo. Dal 1999 in occasione della mostra “TATTILI STRUGGENTI UMORI”, “I Quadrio per un’arte famigliare”. intraprende una relazione artistica con la Galleria Studio 71 di Palermo, nel 2005 partecipa al laboratorio d’arte contemporanea e cultura del territorio, progetto Isole, con un’installazione ambientale, Febbraio 2006 è presente all’interno della collettiva “Eugenìa, incontro tra giovani artisti di Roma e Palermo”, galleria Centro Biotos di Palermo, tra il 2005-2007, partecipa alla mostra collettiva 13 x 17 Padiglioneitalia, Nel 2008 prende parte al progetto N.EST, con un ciclo di fotografie sul tema del confronto tra centro città e periferia a Napoli. Nel 2009 espone in mostre collettive a Venezia, Ferrara e Milano, grazie alla collaborazione con la galleria Spazio d’Arte L’Altrove di Ferrara e a Palermo presso Spazio Deep dove espone in una personale dal titolo “Ho perso la testa per Giuditta”. Nel 2010 comincia il progetto “ Evoluzione” e ne presenta una prima parte nello spazio espositivo “ CasaSuccoAcido”- Giacalone (Pa) e una seconda parte presso “Vuedù factory”. Nel 2011, espone in “Made in Sicily”, a Catania presso Le Ciminiere, e a Palermo al Real Albergo dei Poveri, nel 2012 espone presso CHIE Art Gallery (Milano) in Eleven, la linea il segno nell’arte e nel design e a Bologna in “Chiaroscuri della Bellezza”. Oltre alla sua produzione pittorica e grafica esegue interventi ambientali e scultorei, approcciandosi ad una riflessione sullo spazio e sul site specific. Recentemente ha realizzato per la Curia di Palermo l’opera di Misericordia “consolare gli afflitti” esposta oltre che alla Cattedrale di Palermo anche alla prestigiosa Cappella Palatina di Palermo e in altre sedi.
Paola Renzetti
Torna indietro
Tutto è cominciato con l’invito di Cecilia a partecipare alla mostra Svanite.
Prima di mettermi a lavoro ho voluto
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capire e sapere di più della vita in manicomio, ho cercato di documentarmi, ho letto alcune lettere dei pazienti, visto delle foto, dei video di chi in qualche modo è stato attore di quei momenti. Non è stato facile, mi sono fermata, poi ho ripreso, più volte.
Ho chiesto aiuto alle parole, così come la “protagonista” del mio elaborato, l’ho nascosta, ma il suo occhio è grande e vigile, sono grandi ed evidenti anche le sue cicatrici.
BIO Innamorata delle immagini e delle parole, mi sono lasciata guidare da entrambe per trovare una dimensione personale e professionale. Mi occupo di comunicazione da circa vent’anni, con un passaggio nel cinema d’animazione che non pratico più, se non nella mia mente quando ascolto le persone e inizio ad immaginare scene animate che il più delle volte mi distraggono e mi portano chi sa dove. Questo non mi preoccupa, mi è sempre piaciuto sognare ad occhi aperti.
SVANITE I Video
Da un’idea di Michela Caccavale
Di stanze invisibili
Riflessi di movimento autentico
è la testimonianza dell’ultima sessione di Movimento autentico svolta all’interno del
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Progetto di Alternanza Scuola Lavoro ((dicembre 2017- aprile 2018)
destinato alle studentesse del V anno del Liceo Coreutico Niccolini Palli di Livorno e condotto da Michela Caccavale (danzamovimentoterapeuta A.T.I. Apid)- danzatrice professionista.
Il Movimento Autentico è un processo lungo che favorisce la possibilità di ricontattare ciò che abbiamo immagazzinato nella memoria corporea, nelle stanze dell’intimo da visitare e abitare con chiara consapevolezza e paziente desiderio di conoscenza di sé, una possibilità nuova per annullare la distanza silenziosa e invisibile tra noi e la nostra storia.
Dall’esterno ha l’apparenza di una coreografia frutto dell’improvvisazione, del caso e del disordine, dall’interno è invece l’esperienza di partecipare ad una totalità; è una via, un divenire che apre a un senso di sé prezioso, perfetto perché unico e irripetibile, per sublimare nel simbolo la poesia di un gesto semplice, essenziale, al tempo stesso individuale e collettivo.
DI STANZEINVISIBILI
Riflessi di Movimento Autentico
da un’idea di Michela Caccavale
Regia e montaggio SIMONE A. TOGNARELLI
Riprese SIMONE A. TOGNARELLI ANGELO LIUZZI
Fotografia ANGELO LIUZZI
Musica The Sky seen from the moon – EZIO BOSSO
Music editor RAFFAELE SICIGNANO
Produzione LE STANZE DEL SE’
Post produzione BIG BUG VISIONS
Con GIULIA, ALESSIA, ALICE, FRANCESCA, VALENTINA, MATILDE, ISABELLA, EMMA, BEATRICE, CLARISSA, BENEDETTA, CHIARA, GRETA, GIADA, MARGHERITA, SOFIA – V Liceo Coreutico Niccolini Palli di LIVORNO e Viola Cecchini Samuela Staccioli Michela Caccavale
SVANITE Le Performance
Durante la serata si alterneranno 4 performance:
• Giovanna Baggione
• Federica Felici
• Gruppo di Movimento Autentico: SVANITE RITROVATE Performance da un’idea di Piera Pieraccini Realizzata grazie alla collaborazione di:
Cecilia Peccerini, Maria Colangelo, Maria Vivina Moggi, Simona Binci, Elisa Davoli, Alessia De Rosa, Enrica Querci, Marisa Marotta, Rea Zampagni, Sara Leone.
• Gruppo Regionale Veneto Art Therapy Italiana:
Annalisa Fabbri (Arte Terapeuta), Lorena Garzotto (Danza Movimento Terapeuta), Giuliana Magalini (Arte Terapeuta), Marisa Marotta (Danza Movimento Terapeuta), Gabriella Oglina (Danza Movimento Terapeuta), Francesca Puppin (Danza Movimento Terapeuta) e Brigitte Lejeune (Danza Movimento Terapeuta).
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