Paola Radrizzani – Marialuisa Merlo
Mariateresa Cancelli

Verde Lontananza

BIO Paola Radrizzani danzamovimentoterapeuta (Art Therapy Italiana), psicologa psicoterapeuta, integra l’esperienza clinica con l’attività espressiva di prevenzione e/o gioco attraverso laboratori in vari contesti (Comunità, Centri Diurni, Scuole, Studio privato) soprattutto con bambini e giovani adulti. Lavora a Milano, e coltiva la propria esperienza artistica del movimento spaziando dal TeatroDanza allo yoga trauma-informed, oltre ad ispirarsi camminando in Natura.

BIO Marialuisa Merlo danzamovimentoterapeuta (Art Therapy Italiana), psicologa, ha sviluppato la sua esperienza professionale presso centri pubblici di salute mentale, in ambito scolastico nella prevenzione, con donne migranti presso servizi di accoglienza. Lavora a Roma in studio professionale. Oltre alla danza e loyoga ama camminare in montagna.

BIO Mariateresa Cancelli danzatrice e coreografa, insegnante di danza contemporanea e massaggio infantile, danzamovimentoterapeuta (Art Therapy Italiana). Libera professionista c/o il suo spazio Studio Griala a Caravaggio (BG), dove propone progetti di Danzamovimentoterapia e corsi di Movimento Consapevole per bambini, Mamma e Bambino, Donne in gravidanza, e adulti. Conduce laboratori di Inclusione scolastica nelle Scuole Primarie per bambini diversamente abili e collabora con professionisti di altre discipline.

IL NOSTRO PROCESSO CREATIVO

Sintesi poetica:
Verde Lontananza nasce dall’incontro di tre Stanze (in cui) tre DanzaMovimentoTerapeute hanno condiviso l’esperienza del limite, dello stare nell’assenza di una polarità durante il confinamento pandemico. Come a seguito di un naufragio, le immagini raccontano del viaggio alla ricerca di un luogo di condivisione e dialogo tra dentro e fuori, immobilità e mobilità, tra sogno e realtà.

Descrizione:
Questo Progetto da vita ad uno spazio creativo, tra sé e le altre, dove riversare vissuti e idee emergenti, elaborati via via in condivisione, grazie anche ad una scansione regolare del tempo, un ritmo settimanale d’incontro.
Aprendo al lavoro con il corpo e le immagini, le estetiche prendono il sopravvento: nuove e necessarie azioni si susseguono agli stimoli nei giorni in divenire, ma con una scadenza, per cui occorre tenere il passo.
Abbiamo delle fotografie, sono scatti che raccolgono attimi, spezzettati; il loro fluire cerca dei nessi tra le tracce in memoria, che si presentano sullo sfondo delle figure in primo piano.
Scorre sotterraneo il ‘fil rouge’, come nei sogni, che aspira ad avere una trama. Si segue l’essenza delle immagini evocate, la purezza dei suoni primari, tralasciando le regole logiche a favore dell’insight. Anche la novità di realizzare un video (con il programma Editor) libera l’uso dell’intuizione e della condensazione, permettendo così il dare forma e narrazione simbolica alla nostra esperienza. Rigirando i limiti in risorse, si procede un passo dopo l’altro, per mano, attraverso coordinate date (soggettive e oggettive): a partire dal Progetto scritto con chiarezza, i passaggi succedono con naturalezza, proroga compresa.
Insieme abbiamo ritrovato il coraggio e voglia di fare, per costruire un ‘gioco’ corale, testimonianza preziosa della nostra esperienza.
Testo a cura di Maresa Cancelli, Marialuisa Merlo, Paola Radrizzani.