Eugenia Suppressa – Elisabetta Cominelli
Danilo Billermann – Sacha Fumarola

BREAKOUT ROOM

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IL NOSTRO PROCESSO CREATIVO

E’ la stanza di mezzo del corpo, Breakout è lo spazio privo di tempo, uno spazio ricorsivo e spesso conflittuale, uno spazio simbolico per riesaminare e rivalutare:

(Tra confini mutevoli
in una stanza ora fatto di fili, ora fatta di fiori,
sono sempre io,
che mi muovo e inciampo, mi faccio trappola – ho paura, fa tutto male
che posso muovermi e essere altrove – respiro, rido, ho fame )

Definire se stessə, rielaborare i vissuti sono i principi motori di questa stanza.

Dentro/fuori: breakout room è lo spazio di relazione dei due, è lo spazio di rielaborazione.

(e questo luogo, ogni luogo in cui sono è dove parlo, mi parlo,
tutto di me qui comunica:
io sento, io creo.
Io trasformo.
Ora lo so che posso.)

Noi sentiamo, noi creiamo, noi rendiamo tangibili le percezioni.

Ogni filo genera dolore, lascia segni, crea nodi, incastra. Ogni filo però può trasformarsi, esistere senza tortura, creare bellezza come un fiore. Ma come possono dei fiori essere stati tutto quel tempo fili dilanianti? Ognuno trova nella propria storia una risposta, le cose che accadono sono impresse nella memoria del nostro corpo, a noi il potere di scegliere che forma hanno, che stanze abitare. A noi il potere di scegliere che forma avere.